MATTINO: Ancona
POMERIGGIO: Il Conero e i suoi paesaggi
Ancona si presenta con lo splendore della Cattedrale di S. Ciriaco e del colle Guasco. La presenza di un porto attrezzato, aperto soprattutto verso l'Oriente, permea questa città di un carattere ferrigno, sbrigativo, ma al fondo civile; esso rappresenta l'infrastruttura più notevole sul piano turistico dell'intera regione.
La città fu fondata dai Dori Siracusani nel IV sec. a.c. , conobbe secoli bui dopo la caduta dell'Impero romano, entrò nella Pentapoli marittima bizantina, fu oggetto di incursioni barbariche, si organizzò in libero Comune, sostenne eroicamente assalti nel XII secolo da Federico Barbarossa e dalla flotta di Venezia. Restò in lotta con la Serenissima nei secoli successivi. Presa a tradimento dei Malatesta nel 1348, fu costretta a sottostare al cardinale Albornoz, ma poi riacquistò la libertà ed ebbe come repubblica marinara momenti esaltanti fino al 1532 quando Papa Clemente VII fece occupare la città. Ancona fu proclamata repubblica nel 1797, con i Francesi, e tornò sotto il dominio pontificio nel 1816. Liberazione definitiva nel 1860 ad opera del generale Cialdini: una lapide ricorda l'avvenimento. Ancona conta 106.000 abitanti e occupa una superficie comunale di 121 Kmq e si trova a 16 m. sopra il livello del mare.
Il giro per Ancona antica parte dal Mandracchio, ove attraccano i pescherecci e si erge la possente Mole Vanvitelliana (1773) a forma pentagonale opera del grande architetto Vanvitelli. Oltre l'Arco di Porta Pia, costeggiando il porto, si arriva in Piazza della Repubblica dove sorge il Teatro delle Muse, del quale si può ammirare la facciata; di fronte la Chiesa del S.S. Sacramento del 1538, largamente rimaneggiata con evidenti influssi vanvitelliani.
Salendo a destra del teatro si arriva in Piazza del Plebiscito, detta Piazza del Papa per la presenza della grande statua di Clemente XII. Sullo sfondo la Chiesa di S. Domenico in cui si possono ammirare opere del Tiziano e del Guercino.
Dalla vicina Via Pizzecolli si arriva a Palazzo Bosdari, sede della Pinacoteca Podesti che possiede opere di pittori quali Crivelli, Lotto ed ancora Tiziano e Guercino. Poco oltre la Chiesa di S. Francesco alle Scale (XIV-XVIII) con un bellissimo portale di stile gotico-veneziano, ricco di statue e rilievi di Giorgio Orsini.
Da Piazza Stracca, con suggestive vedute sul porto, la Chiesa del Gesù (Vanvitelli), e il Palazzo degli Anziani (XII sec) dalla facciata barocca. Si prosegue con il grandioso Palazzo Ferretti attribuito al Tibaldi (1560), sede del Museo Archeologico delle Marche, ricchissimo di reperti risalenti all'età del ferro, alla civiltà picena, greca e romana. Proseguendo si arriva in Piazza del Senato dove c'è il Palazzo del Senato, antica sede della Repubblica Marinara di Ancona, e la Chiesa dei S.S. Pellegrini e Filippo Neri o "degli Scalzi" eretta nella metà del secolo XVIII dai carmelitani.
Si sale direttamente al Colle Guasco, dove sorge il Duomo di S. Ciriaco dal cui piazzale si può godere della vista sul porto dove è facilmente riconoscibile l'Arco di Traiano, elegantissima opera romana del 115 d.c. Il Duomo è a croce greca, con influenze bizantine e gotiche. La facciata è preceduta da un'ampia scalinata, da cui si accede al protiro romanico-gotico con l'arco sorretto da quattro colonne, due delle quali poggiano su leoni di granito rosso di Verona. Il portale, in pietra bianca e rossa del Conero, è attribuito a Giorgio da Como. Dall'interno si accede in una cripta sottostante in cui sono conservate le urne dei patroni della Diocesi.
A sinistra di San Ciriaco ci sono i resti dell'ex Episcopio, per secoli dimora dei vescovi di Ancona. Ora ospita il Museo Diocesano. Scendendo per Via Giovanni XXIII, si arriva all bellissima chiesa romanica di Santa Maria della Piazza, rifacimento di chiese preesistenti del XIII sec. La facciata è corsa da loggette cieche e i fianchi sono decorati da fasci di archetti e lesene. Un'ampia vetrata posta sotto il pavimento consente di ammirare i resti della precedente chiesa paleocristiana.
Proseguendo per Via della Loggia, la notevolissima Loggia dei Mercanti con la facciata di Giorgio Orsini (XV sec) in stile gotico fiorito veneziano. In Corso Mazzini si trova la Fontana del Calamo, o Tredici Cannelle, disegnata dal Tibaldi (1560). Da Viale della Vittoria si giunge al "Passetto", luogo panoramico a picco sul mare dove si erge il Monumento ai Caduti, opera di Guido Cirilli.
Area Attrezzata:
c/o Centro Commerciale Auchan, zona sud della città, lungo la SS 16.
Gratuito, aperto ore 7-24. Seguire ingresso merci.
Il Conero e i suoi paesaggi
L'affascinante Riviera del Conero è sede dal 1987 del Parco Naturale occupa una superficie di oltre 5800 ettari di terra. I Comuni interessati al Parco sono quelli di Ancona, Sirolo, Numana e Camerano. Il territorio tutelato comprende il tratto di costa alta tra la città di Ancona e la foce del fiume Musone, oltre ad una fascia collinare interna. Il cuore del Parco è il Monte Conero, le cui pendici orientali sono costituite da imponenti falesie calcaree a strapiombo sul mare, mentre il settore interno è dominato da vaste formazioni mediterranee e boschi misti.
Il territorio ospita la flora tipica della macchia mediterranea in cui possiamo ritrovare il corbezzolo, il leccio, l'acero, il pino marittimo, ed animali quali il tasso, il ghiro, la donnola, il picchio, la poiana ed il falco pellegrino.
CONSORZIO DEL PARCO DEL CONERO
Via Peschiera 30, 60020 Sirolo (AN)
CENTRO VISITE PARCO DEL CONERO
Via Peschiera 30/A 60020 Sirolo (AN) tel. 0719331879
Dalla strada costiera si può ammirare un paesaggio intatto, in cui spiccano Portonovo, lo scoglio del "Trave", rarissimo esempio di molo naturale, ed il Fortino Napoleonico, struttura militare costruita per impedire l'approdo delle navi da guerra e dei pirati.
Ma il vero gioiello artistico è senza dubbio la Chiesa di Santa Maria di Portonovo, a ridosso del mare, in perfetto stile romanico e a cinque navate. La chiesa è l'unica struttura superstite di un Monastero benedettino. Evidenti nella costruzione sia gli influssi bizantini che quelli lombardi. Dalla cima del Monte Conero (572 m) lo sguardo si perde nella degradante costa fino a San Benedetto del Tronto. Poi la vista si addolcisce nei morbidi colli dove si coltiva il vitigno del Rosso Conero. Da vedere la Badia di S. Pietro al Conero, antico eremo di fondazione romanica: la faccita risale a restauri tardivi del sette-ottocento.
Lungo la costa si incontra Sirolo che si trova a 125 m. sopra il livello del mare e conta circa 3200 abitanti. E' un paese a picco sul mare di notevole pregio ambientale e turistico con una raffinata piazzetta belvedere, l'ex Chiesa del SS: Sacramento con un bel rilievo quattrocentesco nel portale e poi, sottostante all'abitato, la piccola spiaggia dove di possono ammirare i due scogli che si ergono dal mare noti come "Le Due Sorelle".
In questa zona sono numerose le aziende agricole dove ci si può fermare ad acquistare prodotti tipici:vino, olio, miele e lavanda. Da Sirolo si arriva a Numana, antico porto dei Piceni sin dall'VIII sec. a.c..
Numana: conta circa 3500 abitanti e si trova a 56 m. sopra il livello del mare. Si compone di due parti: Numana Alta, raccolta tra il verde sulle estreme pendici del monte, a picco su una spiaggetta ghiaiosa, e Numana Bassa, estesa lungo il mare, presso il porticciolo e una lunga spiaggia sabbiosa.
Sorse in località già abitata nella preistoria e fu, sin dall'VIII sec. a.c., porto dei Piceni, molto frequentato dai Greci che vi scambiavano i loro prodotti con quelli delle popolazioni dell'interno. Nel sec. V vi prosperava un'importante città, la cui ricca necropoli, ha dato un ingente corredo di vasi attici, ora raccolti in un moderno Antiquarium. Fu poi località romana e nel 558 d.c. fu devastata dal terremoto. La sua decadenza iniziò verso il Mille e si accentuò verso il secolo XIV a causa di un nuovo terremoto (1292), lo slittamento del terreno e la lenta erosione del mare; in seguito seguì quasi sempre le vicende di Ancona. Qui avvenne l'episodio conclusivo della battaglia di Castelfidardo, con la cattura di 19 ufficiali e di 223 soldati francesi, mentre al porto fu tolta ai papalini l'ultima loro bandiera. Sulla centrale Piazza del Santuario ci sono il Palazzo del Municipio (1773), un tempo residenza estiva dei vescovi di Ancona, e il Santuario del Crocefisso, ricostruito in forme moderne (1969). Nell'interno, a pianta centrale in forma elissoidale, è notevole soprattutto un Crocefisso ligneo ritenuto lavoro bizantino del sec. XIII-XIV.
Uscendo dalla chiesa a sinistra c'è subito una fonte abbondantemente restaurata, che costituisce quanto resta di un antico acquedotto romano proveniente dal Conero. Poco più avanti sulla destra, all'interno del giardino di una villa, è visibile un rudere di opera reticolata romana; quindi si raggiunge la Piazza Nuova, occupata da un giardinetto pubblico. Aggirando Se dalla Piazza principale si segue la Via Roma si arriva alla Piazzetta della Torre, a picco sul mare. Vi si trovano i resti di una Torre crollata nel 1928, forse avanzo della cinta medievale.
Area di sosta:
Park camper in Via Ancona (43.492000 13.622700), a pagamento, apereto da metà giugno a metà settembre.